Custodi della memoria – Le Guide Escursionistiche Ambientali come testimoni di usanze e folklore locale
Sabato e Domenica 30 e 31 Luglio 2022 ritorna dopo due anni di assenza la manifestazione STREGHE DELLA VALLE ANTIGORIO. Per l’occasione le Guide Escursionistiche Ambientali di OSSOLA OUTDOOR SCHOOL hanno organizzato delle escursioni di vario livello e difficoltà per scoprire il territorio attorno a Croveo e esplorare la dimensione leggendaria che permea la valle.
Tre escursioni e tre livelli di difficoltà!
Un trekking leggero e ideale per tutti, famiglie con bambini, anziani e amici a quattro zampe.
Si snoda per le vie di Croveo alla scoperta dei luoghi simbolo della caccia alle streghe ma anche della vita contadina dell’epoca. Si passerà dalla Chiesa alla casa del Parroco per procedere in direzione degli Orridi e terminare il percorso ad anello al famoso Torchio di Croveo. Durante il tragitto sarà possibile osservare la colonia Il TRENO DEI BIMBI, antiche case valse, balme e coltivazioni locali.
Sembra impossibile, ma sopra Croveo, a picco tra cenge e boschi sospesi, resistono piccoli insediamenti ( moi ) utilizzati fino agli ’70 del secolo scorso. Erano le case “invernali” degli abitanti di Agaro, case di gente Walser, forgiata alla vita dei monti, dura e semplice.
Il nostro itinerario, ad anello, ci condurrà alla loro scoperta, seguendo ripidi sentieri, sospesi sulle balze verticali che sovrastano il “paese delle streghe”.
Scopriremo nell’ordine il Moi del Diovol, la Ca’ della Luzia e il Moi della Lisabeta, con le loro storie di vita, legate per sempre alla comunità walser di Agaro.
Seppur il dislivello non sia elevato, sono richiesti un discreto allenamento e piede fermo, data la ripidità dei sentieri.
Invisibile dal basso, incassato in una profonda fenditura tra ripide rocce, il paese di Agaro, fondato da genti walser provenienti dal nord Europa, viveva la sua vita dura ma indipendente, fino a quando fu deciso di sommergerlo per creare un bacino artificiale che doveva alimentare le centrali elettriche di fondovalle. La vita degli abitanti cambiò in maniera definitiva, ma le origini Walser rimasero incise per sempre, nella roccia e nei loro cuori.
Raggiungeremo il lago di Agaro con tre ore di buona salita, su sentieri ricchi di storia, a picco sul fondovalle.
Potremo, alla fine della salita , rifocillarci con un tagliere di formaggi e salumi di alpeggio, preparati e serviti tra le piccole baite ancore presenti alla fine del lago, a cura del Gruppo Walser di Agaro.
La nostra intensa giornata vedrà ancora l’attraversamento della lunga galleria che contiene la condotta forzata e il passaggio da Ausone, ultima roccaforte walser in Valle Antigorio.
MA QUAL’E’ LA SCINTILLA CHE CI MUOVE IN QUESTI LUGHI?
La Guida Escursionistica Ambientale non è soltanto una persona che a testa bassa si muove per i ripidi sentieri di montagna portando qua e là gruppi di persone che vogliono tornare a casa e dire di aver scalato chissà quale cima o aver fatto una nuova traversata in tempi record.
NO, il lavoro della Guida Escursionistica Ambientale è quello di valorizzare un territorio naturale a volte antropizzato, al fine di educare l’essere umano al profondo rispetto della natura e della sua storia, non soltanto selvatica ma anche umana.
La Guida Escursionista Ambientale è un custode della memoria, un professionista della montagna che attraverso il suo attento lavoro di ricerca e di studio, fatto non solo di libri e cartine ma anche di camminate solitarie, silenziose e dialoghi con le persone dei luoghi esplorati, entra in contatto con l’essenza del territorio. Il valore aggiunto di un’escursione con una guida è un’esperienza completa e sicura che abbraccia molteplici argomenti dai quali si possono carpire sfumature impensabili in cui nemmeno sui libri ci si può imbattere. E’ quel bagaglio di racconti e pensieri che la Guida ha raccolto dalla tradizione orale dei paesini di montagna. Un lavoro lungo e faticoso che implica la costruzione di rapporti di fiducia e rispetto con quelle genti di indole riservata e diffidente. In un’epoca dove la digitalizzazione ossessiva atrofizza le nostre funzioni mnemoniche, il passo lento nel bosco può diventare uno strumento salvifico per recuperare dall’oblio fatti e racconti di chi prima di noi ha calcato il sentiero, dandoci la consapevolezza di quanto sia importante vivere il contatto con la realtà.
Alice Mometti
Photo © Camillo Balossini
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